Quasi incontenibile la marea di centauri iscritti alla gara che si è corsa ieri a Pieve S. Stefano. Dopo mesi di digiuno di gare, nessuno ha resistito al fascino unico della salita dello Spino, attirati dalle curve “pennellate” di questa pista di montagna. Gli organizzatori della Pro-Spino Team si sono trovati quindi a dover affrontare un “problema” che molti altri organizzatori vorrebbero replicare, ovvero l’accoglienza in paese e nei paddock di circa 200 piloti. Ma se ciò è stato possibile in regime Covid ancora più stretto dell’attuale (nello scorso settembre), Pieve e gli organizzatori della gara hanno saputo come gestire il tutto al meglio, grazie anche alla collaudata sinergia tra il comitato organizzatore e le associazioni di volontariato del posto – in primis Misericordia, Disperata Gang e Proloco di Pieve – gli operatori turistici e gli enti del territorio, dal Comune alla Provincia. Tutti riconoscono infatti il plusvalore di un evento che non è solo sportivo, ma anche volano di un turismo motoristico e non solo, quel turismo fuori dalle masse che può diventare linfa vitale per i piccoli territori, oggi più che mai dopo il cambio di prospettiva imposto dall’esperienza pandemica.
E così la Pro-Spino Team ha potuto stilare un elenco iscritti di tutto rispetto, il palmares della specialità delle corse in salita su due ruote, con tutti i big e i campioni italiani ed Europei 2020 presenti al via.
Due giornate meteorologicamente perfette – che sarebbero state ideali anche per il pubblico a cui gli organizzatori hanno dovuto rinunciare per le note prescrizioni – hanno fatto da cornice ad un’entusiasmante edizione della cronoscalata dello Spino dedicata alle moto, valida come prova d’apertura sia per il Campionato Italiano Velocità in Salita che per il Campionato Europeo. Nel week end ben 7 sono state le manche fra prove e gara, il che ha significato ben oltre le mille partenze da Pieve su per i tornanti della Strada Provinciale 208.
I risultati finali hanno rispettato i pronostici della vigilia, con il napoletano Maurizio Bottalico che ha registrato il primo tempo assoluto sia nella gara valida per il campionato italiano sia in quella per la massima titolazione europea, portandosi subito in testa alle due classifiche di campionato. Sia Bottalico che molti dei suoi principali avversari hanno affrontato la gara con due moto di diversa categoria, quindi i risultati di classe sono stati diversi, ma il miglior tempo assoluto rimane il suo incredibile 1.27.85 della prima manche di gara, nuovo record del tracciato, in sella alla sua Yamaha 6004T classe STK600. A conferma dello straordinario livello della gara pievana troviamo i primi venti classificati dell’italiano in soli 6 secondi con, alle spalle di Bottalico, il Massese Stefano Nari, anch’esso sotto il fatidico “muro” dell’1.30, stampando con la sua Triumph 675 – CLASSE SUPOP600 – un 1.28.25 a soli 39 centesimi di distacco, che gli è valso uno splendido secondo tempo assoluto. Terzo e quarto, con le loro seconde moto a classi invertite, gli stessi Bottalico con la Yamaha 600, col crono che registra un 1.28.33 e Nari con la sua Triumph e il tempo di 1.28.60. Per uscire da questa incredibile sfida a due dobbiamo scendere al quinto posto, dove troviamo Luca Partigliani su Honda 600 con il tempo di 1.30.15, che gli sarebbe valso ampiamente il primo posto assoluto nella precedente edizione svoltasi nello scorso settembre. La top ten prosegue con il sesto posto di Fabio Ricca e la sua Bmw 1000 (1.30.50), il settimo di Stefano Bonetti sempre su Bmw 1000 (1.30.69), l’ottava piazza di Carmine Matarazzo su Honda 450 primo delle supermotard (1.31.36), il nono posto di Francesco Piva, Suzuki 1000 (1.31.43) con Daniele Stolli che chiude la top ten con la sua Triumph 675 (1.31.83).
Nell’europeo, nella classifica dominata da Bottalico, i vincitori delle classi sono: nella 1000 Stefano Bonetti, davanti a Salvatore Sallustro ed al francese Jean Luc David, nella supermotard Stefano Leone, nella 600 Bottalico davanti a Tiziano Rosati ed allo svizzero Mauro Poncini , nella 250 Guido Testoni davanti al belga Bernard Depierreux e a Marco Vigilucci.
Grande partecipazione numerica anche nella categoria moto storiche, dove evidenziamo il miglior tempo assoluto di Massimiliano Magnani su Kawasaki 750 (1.37.34).
Da segnalare che la seconda manche di gara è stata sostenuta solo dagli iscritti al campionato Europeo. Una decisione presa di concerto fra direzione gara, piloti ed organizzatori, in quanto il programma è slittato di quasi due ore a causa di un incidente che ha coinvolto l’equipaggio di un sidecar subito dopo l’arrivo della manche di prova mattutina. Partendo alle 18, i piloti sarebbero saliti col sole del tramonto ad accecarli, per cui in condizioni di rischio eccessivo.
Ed ora per lo Spino, dopo questa entusiasmante gara motociclistica l’appuntamento è per il 12 Settembre prossimo, quando sarà il turno delle auto, che ritorneranno nella loro veste moderna con la gara che sarà valida per il Trofeo Italiano Velocità in Montagna. Le premesse per un successo ci sono tutte, anche per l’impegno che proprio ieri ad inizio gara è stato ribadito pubblicamente ed in pieno accordo dalla Presidente della Provincia di Arezzo Silvia Chiassai, presente a dare il via alla gara (che ha ribadito l’impegno dell’Ente per i necessari interventi sul manto bituminoso), dal Sindaco di Pieve Claudio Marcelli e dal presidente di Pro Spino Team Alessandro Pigolotti, insieme agli sponsor Del Morino e Tratos.
Ufficio Stampa Pro-Spino Team